Un territorio carico di storia, bellezze e tradizioni con un inestimabile valore naturalistico, ma anche spirituale, storico e culturale. Parte dell’incantato Parco delle Foreste Casentinesi, con i suoi 1654 metri di altitudine, il Monte Falterona è il simbolo dell’Appennino Tosco-Romagnolo e la sua seconda cima più elevata.
Rilievo maestoso e selvaggio, sin dall’antichità è ricco di un inestimabile valore spirituale. Il suo primo nome, Fal Truna, letteralmente “Trono degli Dei” ha origine etrusca e indica la valenza religiosa che questi popoli gli attribuivano. Sono molti gli elementi esoterici che si trovano su questo monte: è proprio qui che si trova il Lago degli Idoli, uno specchio d’acqua ritenuto sacro per le particolari proprietà benefiche delle proprie acque. Migliaia le statuette votive, di origine etrusca, greco-ellenistica e romana, ritrovate nei suoi fondali.
Poco distante si trova Capo d’Arno, sorgente del fiume Arno, celebrato da Dante nella Divina Commedia, che qui cresce per dirigersi verso Firenze e Pisa.
Il suo aspetto naturalistico non è da meno: la flora e la fauna del territorio lo rendono uno dei paesaggi italiani più belli. Si contraddistingue per la grande ricchezza e varietà faunistica, con elementi di interesse scientifico. Ma il vero simbolo del Monte Falterona è il Picchio Nero, specie considerata estinta, e ritornata negli ultimi anni a colonizzare il Parco delle Foreste Casentinesi.
Sono presenti vere e proprie foreste secolari: abeti, faggi e aceri, con incredibili varianti di specie, in autunno creano macchie di colore inconfondibili, meta ambita dagli amanti del “fall foliage” di tutto il mondo.
Una peculiarità del Monte Falterona consiste proprio nelle bacche di ginepro, da cui ricaviamo il nostro Gin, le cui dimensioni, più piccole di quelle tradizionali, creano un’esplosione di profumo e gusto intensi e unici.
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